La legge italiana permette di non pagare l’IVA sui beni acquistati che si spediscono, con qualunque mezzo, al di fuori della Comunità Europea.
Per poter usufruire di questa concessione, che non è il “TAX FREE”, è indispensabile seguire delle semplici ma importanti regole:
- Che la spedizione avvenga entro e non oltre i 90 giorni dalla data dell’acquisto
- Che l’acquisto sia dimostrabile tramite una fattura commerciale (non scontrino fiscale) intestata al nominativo estero (non al Collegio di Roma dove si risiede o all’indirizzo della Congregazione)
- Che la fattura riporti la dicitura "Cessione all’esportazione non imponibile ai sensi dell’art 8-8bis della legge istitutiva dell’IVA del 1972"
- Chi spedisce deve consegnare detta fattura all’autista incaricato del ritiro della merce, unitamente agli altri documenti necessari (guida pratica) e che ne dia comunicazione all’agenzia incaricata della spedizione
Cosa Succede Dopo...
Al momento delle operazioni doganali d’esportazione, l’agente doganale presenterà, insieme agli altri documenti, anche una bolla doganale intestata direttamente al venditore con gli estremi della fattura di acquisto che diventerà la prova certa dell’avvenuta uscita della merce dalla Comunità Europea – in seguito la bolla doganale dovrà essere consegnata al venditore per essere conservata per ogni controllo fiscale e/o per il rimborso al mittente o suo incaricato dell’IVA depositata.